Lunedì 23 maggio, ore 10.00, presso la Fondazione Luigi Firpo di Torino è in programma la presentazione del libro di Ariane Viktoria Fichtl, borsista del Turin Humanities Programme, intitolato La Radicalisation de l’idéal républicain. Modèles antiques et la Révolution française, Classiques Garnier, Parigi 2020.
Il volume esamina come i riferimenti all’Antichità (repubblicana) si siano evoluti e siano mutati nel corso delle vicende rivoluzionarie francesi passando, alla fine del Settecento, da strumento retorico e artistico, legato al neoclassicismo, a strumento di vera azione politica.
Mobilitando i modelli storici, politici e sociali dei rivoluzionari francesi in tutta la loro diversità, l’autrice adotta un metodo di lavoro che persegue una stretta contestualizzazione degli antichi riferimenti utilizzati dai rivoluzionari francesi al fine di differenziare tra posizioni intellettualmente conservatrici e innovative alla fine del Settecento.
Al centro del libro c’è Maximilien Robespierre, una figura chiave della Rivoluzione francese. Il suo duplice ruolo di pensatore e attore politico consente un’analisi della cultura politica dell’élite intellettuale francese di fine Settecento, che fu il principale – ma non l’unico – pubblico dei suoi discorsi e scritti, esaminando i riferimenti all’Antichità utilizzati da e contro Robespierre, prestando attenzione alla loro origine, evoluzione e funzione per convincere e lodare il suo pubblico, tenendo conto delle influenze esterne, come l’uso di riferimenti antichi da parte di altri suoi contemporanei e le sue reazioni ad essi.
L’autrice discuterà con Valentina Altopiedi (Università degli Studi di Torino) e Giuseppe Grieco (QMUL e Fondazione Luigi Einaudi), con il Professor Vincenzo Ferrone, docente di Storia Moderna presso il Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Torino e Director of Studies del THP Research Project 2020, e la Professoressa Céline Spector (Sorbonne Université).
La presentazione del volume è organizzata nell’ambito del Turin Humanities Programme della Fondazione 1563, in collaborazione con la Fondazione Firpo e con il Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Torino.