La Fondazione 1563 e i fondi del PNRR

Nel corso del 2021, la Fondazione 1563 è stata coinvolta come ente affiliato nell’ambito del progetto CHANGES – Cultural Heritage Active Innovation for Next-Gen Sustainable Society/PNRR Missione 4 Componente 2 Investimento 1.3, finanziato dall’Unione europea. NextGenerationEU.

L’Università degli Studi Sapienza di Roma è il soggetto pubblico proponente e il progetto si configura come un partenariato costituito da 11 Università, 4 Enti di Ricerca, 3 Scuole di studi avanzati, 6 Imprese, 1 Centro di Eccellenza. Si tratta di un Ecosistema multi-tecnologico e transdisciplinare per la formazione, la ricerca, il trasferimento tecnologico riferito alla Cultura umanistica e al Patrimonio culturale.

I progetti presentati dalla Fondazione 1563 alle reti di riferimento, sono prevalentemente rivolti ad attività di ricerca applicata e riguardano lo Spoke 2 – Creativity And Intangible Cultural Heritage (leader: Università degli studi di Milano), lo Spoke 3 – Digital Libraries, Archives and Philology (leader: Università degli studi di Napoli Federico II) e lo Spoke 6 -History, conservation and restoration of cultural Heritage (leader; Università di Catania).

Spoke 2 | CREATIVITY AND INTANGIBLE CULTURAL HERITAGE

Nell’ambito dello Spoke 2, che si pone l’obiettivo di supportare l’ecosistema creativo nello sviluppare nuove pratiche e produzioni creative sostenibili, come un fattore d’accelerazione di processi rigenerativi in scenari urbani, la Fondazione 1563 realizza il progetto CAVALLERIZZA. Percorrere il palinsesto.

Il progetto si inserisce all’interno dell’ampia attività di riqualificazione urbana sostenuta dalla Fondazione Compagnia di San Paolo nell’area della Cavallerizza Reale di Torino, cantiere di prossima apertura nel centro cittadino, che realizzerà per la città un nuovo centro culturale di respiro internazionale. Il progetto di rifunzionalizzazione della Cavallerizza Reale si prefigge di integrare la storia con la contemporaneità, intervenendo nella salvaguardia dell’edificio e allo stesso tempo reinventarne un ruolo nuovo per la società attuale, divenendo un hub culturale per la città.

Lo scenario urbano alla base del progetto della Fondazione 1563 è quindi uno spazio fisico che viene restituito alla città, un “nuovo luogo urbano” che farà da contenitore per attività culturali e ricreative, ma rappresenterà anche uno spazio collettivo, aperto alla cittadinanza, innestato nel tessuto urbano attraverso spazi aperti e accessibili. In questo scenario le azioni che la Fondazione 1563 progetta sono relative alla realizzazione di contenuti che, a partire dalla storia del luogo, possano contribuire ai percorsi di community building, consolidando la conoscenza dei cittadini in relazione all’edificio, alla sua storia e alla sua funzione, mutata nel tempo. La stratificazione nel tempo degli edifici, delle loro funzioni, delle attività ospitate, la loro connessione con il tessuto urbano circostante, la natura varia e diversa nel tempo di chi ha frequentato quegli spazi, sono tutti elementi che concorrono alla narrazione attuale del luogo, leggendo come un palinsesto la Cavallerizza, percorrendola nel tempo e nello spazio, per vederne la metamorfosi e viverla da dentro.

Obiettivo del progetto è quindi migliorare la conoscenza, agevolare la comprensione, rafforzare il legame con il luogo, attraverso modalità efficaci, basate su una rigorosa ricerca storica e l’utilizzo di linguaggi inclusivi, con la potenzialità delle tecnologie digitali e la forza delle arti performative.

Il progetto prevede:

  • palinsesto culturale, proposto con l’obiettivo di valorizzare la Cavallerizza nella sua diacronicità e renderla uno spazio di cui si possa percepire la dimensione storica e l’accessibilità;
  • contenuti digitali, per aprire un canale di approfondimento e riflessione condiviso: passeggiate digitali sul sito della Fondazione 1563 Walks of Change. Passeggiate nella città che cambia, in cui sono narrati percorsi attraverso gli occhi di diversi protagonisti, a partire dalle fonti storiche, nelle zone di Torino che nel tempo hanno accolto la trasformazione;
  • narrazione multimediale, con la messa a sistema dell’attività di ricerca storica, storytelling e digital humanities, a partire dalle ricerche sul complesso e sull’istituzione, nella prospettiva di valorizzazione dei beni culturali intangibili, quali vite e storie legate al luogo, attraverso tecnologie digitali.

Spoke 3 | DIGITAL LIBRARIES, ARCHIVES AND PHILOLOGY

Nell’ambito dello Spoke 3, la Fondazione 1563 realizza il progetto NATURAL RIGHTS HISTORY. Una biblioteca digitale sulla storia dei diritti naturali. Il progetto si configura come biblioteca digitale e galleria virtuale di testi e raffigurazioni relativi alla storia del comporsi della moderna idea di essere umano: come individuo dotato di diritti dalla nascita, connotato da una sua universalità che trascende le differenze etniche, culturali e di genere, e capace di rivendicare i propri diritti e la propria individualità peculiare nello spazio pubblico.

L’obiettivo principale è la realizzazione di una biblioteca e galleria digitale di fonti testuali a stampa e iconografiche relative alla storia dei diritti umani fra XVII e XIX e della concezione e dell’immagine dell’uomo nella loro evoluzione storica, nonché come piattaforma di diffusione di contenuti scientifici e divulgativi sullo stesso tema e sulle sue trasformazioni nel mondo presente. L’accesso a testi e immagini, concepiti nella loro specificità storica, ne costituisce il nucleo: attraverso di essi lo studioso è messo in grado di costruire percorsi di linguistica storica attraverso i quali seguire contaminazioni concettuali e parallelismi e divergenze lessicali, di ricostruire alberi semantici che coprono lo spazio di secoli, di verificare mutamenti e trasformazioni della conoscenza e dell’immaginario sull’essere umano attraverso le sue rappresentazioni artistiche.

L’approccio globale alla storia dei diritti ne costituisce la struttura epistemologica di fondo, nella consapevolezza che la questione, pur nella sua origine, radicata nella cultura europea dell’età dei Lumi, non può in nessun modo prescindere dall’analisi degli influssi e dei contributi generatisi nello spazio globale nell’età compresa fra il XVII e il XX secolo. A questo va aggiunto l’obiettivo del superamento della mera dimensione giuridica della storia dei diritti fondamentali in favore dello studio della loro ‘culturalizzazione’ e ‘costituzionalizzazione’: questo comporta, da un lato, l’allargamento della dimensione temporale, geografica e linguistica di tale storia, e dall’altro l’approntamento di una costante analisi di essa nella sua relazione con le istituzioni, la società e i valori tanto del mondo europeo di età moderna e contemporanea quanto delle sue controparti globali. Un approccio di questo tipo si concretizza fra le altre cose – questo l’obiettivo scientifico generale della piattaforma – in un nuovo modo di scrivere la storia dei diritti: Natural Rights History, da questo punto di vista, si pone come progetto pilota di storiografia globale attivo sul web in ambiente open-source, candidandosi a diventare un centro studi virtuale aperto ai contributi delle più diverse discipline degli ambiti delle humanities e delle social sciences.

Il progetto prevede:

  • Costruzione di una biblioteca digitale in cui ogni testo presente possa essere mappato attraverso il tagging di lemmi che rinviano ad altri testi nei quali appare lo stesso lemma, anche nelle sue diverse versioni linguistiche, o nella sua appartenenza ad alberi concettuali, o ancora nella sua relazione con macroinsiemi concettuali, nella sfera di una linguistica storica che sia potenzialmente capace di integrare anche strumenti di linguistica computazionale. All’interno dei testi vuole essere naturalmente reso possibile il compiere ricerche libere attraverso query consentite dal sistema OCR;
  • individuazione e digitalizzazione di fonti testuali e iconografiche per l’implementazione della libreria digitale, dotata di strumenti di descrizione delle fonti, nell’ottica di un approccio metodologico globale alla storia dei diritti come da obiettivo principale;
  • individuazione e digitalizzazione di fonti testuali destinate alla composizione di edizioni critiche di testi-chiave della storia dei diritti.

Ideato con il Dipartimento di Studi storici dell’Università di Torino e in parallelo al progetto dedicato alla Global history – Turin Humanities Programme – della Fondazione 1563, Natural Rights History si configura come cantiere aperto ai contributi degli studiosi e alle proposte di estensione degli interessi della biblioteca digitale. Il portale intende essere predisposto per ospitare una sezione dedicata agli studi sui temi di interesse del gruppo di ricerca e una sezione didattica destinata a ospitare videolezioni e podcast.

Spoke 6 | HISTORY, CONSERVATION AND RESTORATION OF CULTURAL HERITAGE

Nell’ambito dello Spoke 6, la Fondazione 1563 realizza il progetto Monumenti e fontane nello spazio pubblico della città di Torino. Beni collocati all’aperto: definizione di protocolli di gestione per la conservazione programmata.

Il progetto si pone come obiettivi la definizione di un piano di conservazione programmata e di manutenzione coordinata e continuativa di beni collocati all’aperto e la messa a punto di un protocollo di gestione operativa che, oltre alle esigenze conservative di tali beni, risponda anche alla necessità della pubblica amministrazione di dotarsi di nuovi strumenti di gestione e organizzazione sostenibili e concretamente efficaci.

Lo scopo è promuovere lo sviluppo tecnologico e disciplinare del settore della conservazione, supportando la transizione tra l’intervento attivato in emergenza e l’applicazione di piani di conservazione basati su strategie di analisi predittive e programmazione sul lungo periodo e arrivando così a innescare un ciclo virtuoso di ispezione-monitoraggio-intervento, che porti ad un’agile gestione del patrimonio culturale.

L’inserimento del progetto Monumenti e fontane nello Spoke 6 del partenariato esteso CHANGE permette di innalzare tali temi di ricerca a livello nazionale e di stimolare confronti con esperienze affini e casi studio provenienti dal contesto accademico, istituti di ricerca e imprese che costituiscono l’architettura dello spoke. La natura di ente affiliato non universitario, con cui la Fondazione 1563 opera all’interno del gruppo di lavoro, permette di agire in maniera direttamente operativa trasferendo la ricerca primaria in sviluppo sperimentale.

Ideato in collaborazione con la Fondazione Compagnia di San Paolo, che ormai da molti anni sostiene il tema della manutenzione programmata e della conservazione preventiva, il progetto si avvale della consulenza tecnico scientifica di soggetti di riferimento per le tematiche trattate quali il CCR – Fondazione Centro Conservazione e Restauro dei Beni Culturali La Venaria Reale, che svolge attività formative, di ricerca e di conservazione e restauro, la Fondazione Links, che si dedica a R&D di progetti a contenuto altamente tecnologico, e la ITHACA S.R.L., società di sviluppo tecnologico nel campo del mapping e del remote sensing co-fondata dal Politecnico di Torino.

Inoltre, per favorire il networking e armonizzare in ottica di sistema gli interventi previsti nell’ambito del progetto Monumenti e fontane, la Fondazione ha instituito un tavolo tecnico permanente di coordinamento con i consulenti tecnico scientifici (CCR e Links), la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino e il Comune di Torino, proprietario dei beni oggetto di studio, con cui è in via di definizione un accordo di collaborazione culturale e scientifica.

Di concerto con i consulenti tecnico scientifici, la Proprietà e la Sopraintendenza, sono stati individuati i monumenti cittadini su cui declinare il progetto:

  • Monumento-fontana Frejus, piazza Statuto;
  • Monumento ad Angelo Brofferio, 1871. Piazza Arbarello;
  • Monumento a Camillo Cavour, piazza Carlo Emanuele II;
  • Monumento all’Autiere, 1965, Corso Unità d’Italia;
  • Fontana di via Santa Chiara.