Tommaso Tovaglieri

I Contini Bonacossi e l’arte barocca

Tra le raccolte che collezionisti italiani hanno formato nel corso del Novecento, la maggiore rinomanza spetta a quella di dipinti, sculture, maioliche e mobili che Alessandro e Vittoria Contini Bonacossi avevano riunito, prima a Roma poi a Firenze, nelle dimore meglio conosciute come Villa Vittoria. A partire dagli anni Venti, i Contini misero in asse un patrimonio di opere d’arte di importanza planetaria in seguito smembrato sul mercato antiquario internazionale.

Nonostante il tema sia stato affrontato anche in studi piuttosto recenti, a tutt’oggi non si dispone di un censimento completo di tutte le opere che sono passate per le mani della famiglia Contini Bonacossi. Di questa corposa raccolta – di cui oggi rimane solo una piccola parte al museo degli Uffizi – circa duecento opere sono catalogabili all’interno dell’età barocca e, considerando questo periodo nell’accezione più estesa possibile, si potrà riflettere non solo su quando cambiano le coordinate del gusto americano in favore della pittura del Sei e Settecento a scapito degli Old Masters, ma al contempo saggiare quali altri scenari, oltre a quello statunitense, hanno determinato la diffusione del barocco italiano.

Il volume è esito della ricerca svolta nell’ambito della borsa di Alti Studi sull’Età e la Cultura del Barocco – VIII edizione (2020) erogata dalla Fondazione 1563.

Tovaglieri, I Contini Bonacossi e l'arte barocca, Fondazione 1563
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Titolo: I Contini Bonacossi e l’arte barocca
Autore: Tommaso Tovaglieri
Collana: Alti Studi sull’Età e la Cultura del Barocco
Editore: Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo
Anno: 2022
Pagine: 111 pp.
Isbn:  9788899808402