Massimo Romeri
Il percorso di Alessandro Casella dalla Valtellina al Valentino
Tra le imprese dei maestri stuccatori luganesi attive in Lombardia dagli anni Venti del Seicento emerge quella dello stuccatore di Carona Alessandro Casella (1596-1656). Casella realizza per due decenni apparati decorativi di primaria importanza per il rinnovamento delle chiese in Valtellina, per poi spostarsi in Piemonte, sulla scia delle attività di Isidoro Bianchi, nelle residenze sabaude e non solo: è fondamentale la sua presenza al Castello del Valentino (1646-48). Qui, anche grazie ai contatti con l’ambiente culturale della capitale, il suo linguaggio porta alle estreme conseguenze un processo che vede l’inversione gerarchica tra il quadro e il margine a stucco, con il predominio di quest’ultimo.
Attraverso l’analisi delle opere, e soprattutto della prima parte della carriera di questo maestro, si trovano legami con la cultura lombarda contemporanea, con scultori, stuccatori, architetti e pittori. Casella è abilissimo nel modellare le figure con un senso espressivo molto forte. Una capacità che è riconosciuta dai suoi contemporanei, e che ne sancisce il successo.
Il volume è esito della ricerca svolta nell’ambito della borsa di Alti Studi sull’Età e la Cultura del Barocco – VII edizione (2019) erogata dalla Fondazione 1563.
Titolo: Il percorso di Alessandro Casella dalla Valtellina al Valentino
Autore: Massimo Romeri
Collana: Alti Studi sull’Età e la Cultura del Barocco
Editore: Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo
Anno: 2022
Pagine: 314 pp.
Isbn: 9788899808372