Antonio Iommelli

“Vaticani firmamenti sidus”. Francesco Adriano (1581-1655) e la famiglia Ceva a Roma nel XVII secolo

L’individuazione di numerose carte relative a Francesco Adriano Ceva, originario di Mondovì (1581-1655), ha permesso di tracciare il profilo biografico e la personalità di un uomo modesto e ricercato, esponente di una delle più antiche casate della nobiltà piemontese. Entrato al servizio di Maffeo Barberini nel 1601, il monregalese lo seguì in Francia dove fu nominato suo segretario personale, successo coronato nell’Urbe con il titolo di maestro di camera. Ma la svolta decisiva arrivò nel 1632 quando, in qualità di nunzio straordinario, raggiunse la corte di Luigi XIII, premiato dal papa con la carica di segretario di Stato e la cappa cardinalizia.

La sua inclinazione per le arti gli valse un posto di rilievo accanto a Urbano VIII, entrando in contatto con diversi artisti, tra cui Francesco Borromini, Niccolò Tornioli e Alessandro Cungi. Seguendo le sue orme, alcuni parenti giunsero a Roma, attratti dalla possibilità di una brillante carriera, come il coppiere Giovanni Battista; monsignor Francesco Adriano junior; il conte Carlo Ottavio, uomo dalla dubbia reputazione; e Ortensio Giacinto, ultimo rappresentante della casata, protettore di diversi artisti tra Roma e Torino.

Il volume è esito della ricerca svolta nell’ambito della borsa di Alti Studi sull’Età e la Cultura del Barocco – VII edizione (2019) erogata dalla Fondazione 1563.

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Titolo: “Vaticani firmamenti sidus”. Francesco Adriano (1581-1655) e la famiglia Ceva a Roma nel XVII secolo
Autore: Antonio Iommelli
Collana: Alti Studi sull’Età e la Cultura del Barocco
Editore: Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo
Anno: 2022
Pagine: 261 pp.
Isbn: 978-88-99808-36-5