Il Programma Humanities è tra i principali assi strategici della Fondazione 1563 e ha come obiettivo il rilancio di Torino come luogo significativo per la cultura umanistica. L’attività si esplica con il sostegno alla ricerca attraverso l’attivazione di borse di studio per ricercatori post-doc, borse visiting scholar per ricercatori consolidati, gruppi di ricerca, attività seminariali e summer school. Particolare cura è inoltre dedicata alla creazione di rapporti nazionali e internazionali con atenei, centri di ricerca, imprese e reti culturali con la volontà di contribuire alla formazione di nuove professionalità multidisciplinari legate alle nuove sfide del digitale, tra discipline umanistiche e tecnico scientifiche.

Fin dal 2012 la Fondazione 1563 ha avviato il Programma di Studi sull’Età e la Cultura del Barocco, con lo scopo di sostenere la ricerca in maniera interdisciplinare e aperta ai nuovi contributi e al dialogo tra le diverse generazioni di studiosi. Il Programma si sviluppa attraverso l’erogazione di borse di studio annuali, pubblicazioni, progetti di ricerca, convegni internazionali.

Dal 2015 al 2020 il Programma sul Barocco si è strutturato nel vasto progetto di ricerca Antico/Moderno, culminato nel 2020 con Sfida al Barocco. Roma, Torino, Parigi 1680-1750, la grande mostra tenutasi alla Reggia di Venaria Reale, dal 30 maggio al 20 settembre 2020. Il progetto è in fase di chiusura con le ultime edizioni, tra le quali possiamo contare la freschissima uscita de La tradizione dell’«Ideale Classico» nelle arti figurative dal Seicento al Novecento, a cura di Silvia Ginzburg e Michela di Macco, nei Quaderni di Ricerca Fondazione 1563, Sagep editori, dicembre 2021.

Nel 2020 si è avviato il nuovo progetto dal titolo Turin Humanities Programme (THP), dedicato alla ricerca e all’alta formazione su temi di global history. Si tratta di un programma internazionale che mette a disposizione di studiosi italiani e stranieri quattro borse di alti studi biennali e un’ampia offerta di scambi intellettuali fra studiosi di diverse generazioni. I borsisti del Turin Humanities Programme svolgono le proprie ricerche a Torino (la residenzialità è una prerogativa del programma); nel 2021 si sono avviate le borse del primo ciclo, destinate a ricercatori post-doc provenienti a Torino da tutto il mondo e dedicate al tema L’Eredità dell’Illuminismo e i diritti dell’uomo in una prospettiva globale.

Cosa faremo nel 2022

Nel 2022 la Fondazione sosterrà contemporaneamente nell’ambito del Programma Humanities un totale di dodici borsisti sui principali progetti Turin Humanities Programme e Programma sull’Età e la Cultura del Barocco. Otto sono gli studiosi impegnati nel Turin Humanities Programme, di cui quattro attualmente già al lavoro per i percorsi di ricerca sull’Eredità dell’Illuminismo e altri quattro, nel biennio che partirà a settembre 2022, si concentreranno sulla relazione tra il Corpo e il Pensiero politico in Europa e in Asia orientale, (circa 1100 – 1650); il bando è aperto fino a metà febbraio 2022.

Nel corso dell’anno i borsisti avranno l’occasione di confrontarsi a Torino con ricercatori della Fondazione Einaudi e dell’Università degli Studi di Torino e anche con Visiting Scholars provenienti da prestigiose università straniere nel corso di seminari e lectures. A settembre 2022 è inoltre prevista l’organizzazione di una Summer School dedicata alle diverse declinazioni del filone di indagine: L’eredità dell’Illuminismo e dei diritti dell’uomo.

Nel corso del 2022, nella cornice del Programma di Alti Studi sul Barocco, si svolgeranno le quattro borse assegnate nel 2021 sul tema Quale Barocco? Fortuna del Barocco nelle collezioni e negli allestimenti dei musei europei e americani nel corso del Novecento. Il piano di lavoro prevede percorsi di ricerca individuali insieme con momenti seminariali di dibattito, workshop interni e aperti al pubblico, conferenze e approfondimenti in itinere su specifici focus tematici. L’accordo di collaborazione con il Museo del Prado amplierà ulteriormente il network internazionale che si prevede di estendere anche ad alcune realtà museali americane. Dal prossimo gennaio 2022, e in cofinanziamento con l’Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Studi Storici, sarà attiva una ricercatrice a tempo determinato per uno studio di sostenibilità digitale e knowledge management riferito al patrimonio iconografico della Fondazione 1563, da inserirsi nell’ambito del progetto Quale Barocco?

Sempre nell’ambito del Programma sul Barocco, la Fondazione 1563 ha poi avviato, in collaborazione con il DIST, Dipartimento Interateneo Scienze, Progetto e Politiche del Territorio del Politecnico di Torino, il progetto Chiese del centro storico di Torino: dal monitoraggio ventennale degli interventi (2001-2021) all’analisi delle strategie e delle politiche di intervento, che vedrà il coinvolgimento di un team di tre giovani ricercatori le cui borse sono sostenute dalla Fondazione e coordinate da un comitato scientifico.

Nell’ambito degli studi legati all’Archivio storico della Compagnia di San Paolo la recente call for essays lanciata dalla Fondazione 1563 con il titolo La vita in atto. Donazioni, lasciti e testamenti nella Torino di Antico Regime ha selezionato 13 studiosi di diverse discipline che, attraverso specifici percorsi di ricerca, saranno autori di saggi per la pubblicazione che uscirà a fine 2022 nei Quaderni dell’Archivio storico.

Documentare la transgenerazionalità: ruolo del notariato e strumenti d’archivio è un progetto in collaborazione con Labont, Scienza Nuova, Fondazione Italiana del Notariato, Dipartimento di Filosofia e Scienze della Educazione dell’Università degli Studi di Torino. In relazione alle attività svolte dalla Fondazione 1563 negli ambiti della archiviazione, conservazione e condivisione dei dati e agli obiettivi di valorizzazione del patrimonio archivistico della Compagnia di San Paolo e delle ricerche già promosse dall’ente , tra cui la “Indicizzazione degli atti registrati nell’Insinuazione di Torino relativi alla Compagnia di San Paolo”, il progetto si propone di studiare gli atti notarili, i lasciti e le forme documentarie che testimoniano lo sviluppo delle tecniche di rafforzamento della transgenerazionalità relativamente ai beni materiali e immateriali e che costituiscono il patrimonio spirituale, culturale e materiale di una comunità. Un assegno di ricerca sarà attivato nel 2022 e un secondo nel 2023, sostenuti dalla Fondazione.

Elisabetta Ballaira

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