1563
In una Torino segnata da un forte degrado economico a seguito del lungo periodo di guerre, sette cittadini fondano la Compagnia di San Paolo con il duplice scopo di soccorrere la popolazione gravata dalla miseria e di arginare l’espansione della riforma protestante.
1579
L’aiuto ai poveri si esplica attraverso una discreta ma capillare assistenza domiciliare e la creazione di diverse istituzioni: il Monte di Pietà viene riaperto nel 1579 per prestare ai poveri somme di denaro garantite da oggetti dati in pegno; l’Ufficio Pio, costituito nel 1595, aiuta le persone bisognose.
1589
Prende avvio l’assistenza femminile con l’erogazione di doti e l’apertura della Casa del Soccorso. Le ragazze in difficoltà vengono ospitate per ricevere un’educazione adeguata al loro stato. Insieme alla Casa del Deposito, fondata nel 1683 per aiutare donne di qualsiasi condizione ed età, si trasforma progressivamente in istituto educativo.
1750
1802
Con l’annessione del Piemonte alla Francia, la Compagnia viene soppressa mentre nel 1804 il Monte di Pietà è riorganizzato sul modello più marcatamente bancario del Monte di Parigi. Reintegrata nelle sue funzioni con la Restaurazione, la Compagnia assume anche la gestione del servizio sanitario per i poveri.
1853
Con l’avvento dello stato liberale, Vittorio Emanuele II restringe l’attività della Compagnia alle pratiche religiose, affidando il patrimonio e la gestione delle attività assistenziali e creditizie a un consiglio di nomina pubblica, che sviluppa l’attività bancaria attraverso il Monte di Pietà, divenuto nel corso degli anni una vera e propria banca, e il Credito Fondiario.
1893
Pur dando maggiore impulso al settore creditizio, il nuovo ente sviluppa le attività dell’Ufficio Pio e dell’Educatorio Duchessa Isabella, nome assunto nel 1883 dalle Case del Soccorso e del Deposito. Tra il 1890 e il 1893 nell’attuale piazza Bernini viene costruita la nuova sede dell’Educatorio, che impartisce alle giovani l’istruzione primaria e secondaria, dalle elementari alle magistrali.
1932
1950
1992
Con la privatizzazione l’Istituto Bancario San Paolo conferisce le attività bancarie ad una omonima società per azioni (dal 1998 Sanpaolo Imi, dal 2007 confluito in Intesa Sanpaolo) e si riconfigura come fondazione, assumendo in omaggio alla sua storia il nome di Compagnia di San Paolo. Tra le maggiori fondazioni in Europa la Compagnia favorisce lo sviluppo civile, culturale ed economico delle comunità in cui opera.